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domenica 11 febbraio 2018

LA LA LAND

Si va al cinema per distrarsi dalla vita, per lasciare fuori dalla sala i problemi ed i fastidi della giornata, e fortunatamente alcuni film hanno il potere di illuminare anche l’umore più cupo.
L’effetto della visione di “La La Land” è proprio questo, un’immediata e colorata ricarica di gioia di vivere a base di musica e romanticismo eclettico.
Nel traffico di una superstrada assolata di Los Angeles, l’aspirante attrice Mia e il musicista squattrinato Sebastian sognano di realizzarsi attraverso le proprie passioni ma scontrandosi con la dura realtà; quando però si incontreranno, dopo un’iniziale antipatia scatterà la scintilla d’amore che darà ad entrambi la motivazione per farcela davvero.
E, almeno per un po’, la loro vita sarà davvero una favola, con balli coreografati in mezzo alla strada e canzoni romantiche che nascono e crescono spontaneamente nel bel mezzo di scene di quotidiana convivenza.
C’è poco da raccontare, perché a volte le parole non riescono a rendere bene l’idea, specialmente se c’è di mezzo il coinvolgimento emotivo che solo la musica sa creare: e “La La Land” è un sogno cantato e ballato, un invito ad inseguire le proprie aspirazioni a discapito di tutto il resto, una storia d’amore travolgente con due protagonisti affiatatissimi, una dedica ammirata ai vecchi classici della Hollywood anni ’40 e ’50.

 “La La Land” sa conquistare perché mescola sequenze musicali come quelle dei vecchi musical alle amarezze della realtà moderna, per spazzare via queste ultime grazie alla fantasia e al romanticismo: scene corali come il prologo sulla superstrada, con ragazzi e ragazze che scendono dalle auto e iniziano a ballare cantando “Another Day of Sun”, trasmettono una forza positiva e sono altamente contagiose


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